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L'occhio di Dio è il lungo racconto che dà il titolo alla raccolta di tredici storie che svelano l'anima di personaggi che trascorrono la loro tranquilla esistenza nei paesi salentini, che l'autore ama come tutti i paesi del mondo. Ma davanti a tutti c'è il suo paese natale, Scorrano, cuore palpitante del Salento e lo dice nell'incipit, quasi a voler scolpire nella mente del lettore questo suo amore viscerale: nell'azzurro sconfinato dei miei pensieri sugli innumerevoli paesi del mondo, sugli oltre ottomila comuni incastonati nella bellezza divina, gioielli inimitabili creati dall'arte immortale degli uomini di genio, sui tanti incantevoli borghi che rendono unica la mia fantastica Italia e ammaliano gli occhi estasiati del passeggiatore attento cui nulla sfugge dell'incanto avvolgente e che sospira dolcemente, avvolto da un turbinio inarrestabile di emozioni violente, si staglia prepotentemente il paese nel quale i miei occhi si lasciarono inondare per la prima volta dalla luce del sole in un'ora dell'estate morente, dove continuo il mio viaggio di uomo e dove un giorno che adesso non so troverò quiete sospirata.